Vibrazione Luminosa è una grande installazione a pavimento che ricrea una mappatura della salinità degli oceani. L’utilizzo del sale marino consente di riflettere sulla dimensione simbolica di questo elemento naturale che nel tempo ha mantenuto immutati significati e significanti, quali vita e morte, conservazione e purificazione, e che è stato soggetto di superstizioni e simbolo di ospitalità. L’interesse nell’utilizzo di un materiale così fortemente simbolico come il sale viene suggerito dalla sua stessa etimologia, che contiene i termini “vibrazione” e “onda luminosa”, sottolineando così la sua capacità di creare e preservare la vita, o al tempo stesso di distruggerla.
In “Vibrazione Luminosa”, la geografia emotiva che si crea è qualcosa di mutevole e sfuggente, i continenti emergono per sottrazione, evocando la fragile relazione tra terra e mare, presenza e assenza. Il sale, instabile e vitale, rende visibile il movimento incessante degli elementi, suggerendo un dialogo tra ciò che è effimero e ciò che persiste. L’opera si offre come un’istantanea in divenire, una riflessione poetica sulla trasformazione del mondo.